Negli ultimi tempi intorno a Twitch è esplosa una controversia che però si tira dietro da anni ormai, ovvero i contenuti sessualmente allusivi. Se fino a poco tempo sotto questa categoria si poteva mettere chi si vestiva in una certa maniera, durante la pandemia, ma soprattutto negli ultimi due mesi, la situazione è degenerata.
È nata quella che si può definire Hot Tube Meta che consiste sostanzialmente in streamer donna con solo addosso bikini che passano la maggior parte del tempo all’interno di piscine gonfiabili e cambiare costume ogni traguardo raggiunto a livello di donazioni o iscrizioni, un sistema utilizzato prevalentemente da siti per adulti. Questo genere di contenuti ha fatto particolarmente arrabbiare una fetta della community di Twitch, ma la risposta dall’alto ha latitato fino ad adesso.
La risposta dello staff di Twitch è stata di aggiungere una funzione manuale e non automatica. Sostanzialmente è arrivato Non sono interessato. Una volta premuto, ti nasconde permanentemente il canale in questione fino a che non si va a sbloccarlo. È qualcosa, ma non è una soluzione.
La critica della community di Twitch in merito a questa situazione riguarda avvelenamento delle acque. Questo genere di contenuti aiutano ad abbassare l’opinione generale della piattaforma che va a colpire principalmente chi mantiene un certo contengo. In aggiunta, attira spettatori dalla dubbia natura che nel momento in cui la propria eroina in costume da bagno è offline vanno a importunare altri streamer femminili che nella maggior parte dei casi non hanno nulla a che spartire con le suddette.
In sostanza Twitch ha rimandato il problema a data da destinarsi e il motivo è che ci stanno guadagnando in tutto questo. Come su YouTube, solo nel momento in cui gli advertiser decideranno di smettere di pagare per la riproduzione di pubblicità allora qualcosa cambierà.