Una decisione che ha sorpreso tutti quella di Ing Direct di chiudere tutti gli ATM, Bancomat e le casse automatiche. “Addio ai contanti” è la frase che ben traduce questo provvedimento. Ma cosa significherà, in termini pratici, per i suoi clienti? Cerchiamo di capirlo insieme e di vederne tutti i dettagli.
Il Gruppo Bancario Olandese sta rivoluzionando la sua realtà di banca. Ing Direct ha preso una decisione e da qui non tornerà più indietro, forse. Dal 1 luglio 2021 tutte le sue filiali non disporranno più di ATM, Bancomat e casse automatiche attivi. Una scelta che lascia molti dubbi e che quasi sicuramente non piacerà a molti clienti. Ciò nonostante il fatto che prelevare presso altri sportelli non costi nulla.
Chi sarà colpito da questa nuova decisione saranno tutti coloro che devono versare assegni. Poco male, potranno continuare a spedirli, come è già possibile, per posta, meglio se assicurata. L’indirizzo utile per la spedizione a Ing Direct è ING – Casella Postale 10632 – 20159 Milano.
Tutti coloro altri che non hanno questa particolare esigenza potranno continuare a prelevare presso gli altri sportelli Bancomat senza costi aggiuntivi
. Naturalmente solo se previsto dal piano del conto corrente Ing Direct attivo.Ecco il comunicato ufficiale inviato tramite email da Ing Direct:
“A partire dal 1 luglio 2021 le filiali ING si riorganizzano e, dallo stesso giorno, saranno dismessi i nostri ATM e le nostre casse automatiche. Il 30 giugno 2021 sarà quindi l’ultimo giorno in cui le filiali ING funzioneranno secondo l’attuale operatività“.
Dal mese di aprile un’altra modifica contrattuale è partita per tutti i titolari di un conto corrente Ing Direct. Infatti i clienti sono stati raggiunti da una comunicazione che avvertiva come da questo mese il conto corrente non sarà più gratuito per chi non accredita lo stipendio o la pensione.
Per diversi clienti che lo utilizzavano come ulteriore posto per i risparmi ora dovranno farsi due conti. Ultimamente le banche stanno approntando diverse modifiche, forse sotto pressione anche dalle nuove normative della BCE. Comunque peggiore della scelta di UniCredit che sta facendo infuriare molti suoi correntisti, non ce ne sono ancora.