Su Marte potrebbero esserci forme di vita. È questa l’entità della scoperta a cui sono arrivati dei ricercatori in merito al Pianeta Rosso. Una notizia che apre nuovi orizzonti per l’uomo e Marte. Ecco tutti i dettagli di questa sensazionale novità.
“Ovunque ci sia acqua di falda su Marte, c’è una buona possibilità di avere sufficiente energia chimica per sostenere vita microbica“. Sono queste le incredibili parole che confermano la possibilità che il sottosuolo del Pianeta Rosso potrebbe non solo generare, ma essere adatto alla vita. A dichiararlo è stato il primo autore dello studio Jesse Tarnas, ricercatore del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e dottorando alla Brown University.
La scoperta è frutto dello studio di alcuni meteoriti che, distaccatisi dal suolo di Marte, sono caduti sulla Terra. L’esperimento li ha messi a contatto con un’acqua simile per composizione a quella che potrebbe esserci nel sottosuolo del Pianeta Rosso. I risultati sono stati sorprendenti. Le condizioni che si creano al suo interno, tramite reazioni chimiche naturali, possono ospitare la vita.
Microrganismi potrebbero tranquillamente vivere e alimentarsi in questa situazione. Quindi su Marte potrebbero esserci forme di vita. Non solo, ma un intero sistema microrganico. È stata la rivista Astrobiology a pubblicare l’intero studio. L’energia chimica menzionata all’inizio fa riferimento alla radiolisi. Ecco come un articolo pubblicato su Ansa.it spiega questo processo.
“La radiolisi […] si verifica quando elementi radioattivi presenti nelle rocce reagiscono con l’acqua intrappolata in pori e fratture del suolo. La reazione scinde la molecola d’acqua nei suoi componenti: l’idrogeno, che si dissolve nell’acqua restante, e l’ossigeno, che viene acquisito da minerali come la pirite per formare minerali solfati. Alcuni microrganismi possono fare il pieno di idrogeno come fosse combustibile e usare l’ossigeno dei solfati per bruciarlo.“.
Insomma, non si finisce mai di imparare cose nuove su Marte. Elon Musk vuole raggiungere Marte con un viaggio entro il 2026, ma la profezia su chi parteciperà al viaggio non è di certo confortante.