Affari e Finanza

Conto corrente: in questi casi la banca potrebbe chiudervelo!

Chi ha mai detto che la vostra banca non possa chiudervi il conto corrente? In un certo senso il concetto non è sbagliato, senza alcun preavviso non potrebbe farlo. Ma chi pensa di essere intoccabile ed è certo di questa affermazione, deve dare un’occhiata a questi casi che gli faranno cambiare idea. Il pericolo c’è, eccome!

 

Banche: quando non possono chiudervi il conto corrente

Quando le banche non possono chiudere il conto corrente ad un loro cliente? Semplicemente quando non ci sono le condizioni tali per procedere ad una risoluzione così drastica. Ad esempio non possono se le motivazioni sono solo per pura convenienza, se il cliente non ha sufficienti soldi sul conto per essere ritenuto interessante oppure se spesse volte finisce in rosso. Si potrebbe continuare quasi all’infinito indicando una serie innumerevole di casistiche.

Al contrario risulta più facile indicare in quali casi una banca può decidere di chiudere il conto corrente ad un cliente. Anche perché ad oggi si possono riassumere in due:

  1. il cliente è oggetto di indagine da parte della Guardia di Finanza o della Magistratura;
  2. il correntista ha a suo carico procedimenti penali;
  3. rischio di credito molto elevato.

In questi casi qualunque istituto di credito può retrocedere al contratto anche senza preavviso, chiudendo il conto corrente. Ma esiste anche un’altra situazione, che si sta verificando in questi giorni, che vede come protagonista una nota banca.

 

Fineco fa strage: fuori tutto

Si tratta di Fineco che pare stia adottando la politica di sconto da fuori tutto. più corretto sarebbe dire “fuori tutti“. In sostanza Fineco chiude il conto corrente a tutti i clienti che hanno in giacenza più di 100 mila euro senza nessun servizio attivo.

In pratica i correntisti che hanno tale somma depositata sul conto corrente, ma che non stanno fruendo di finanziamenti, mutui, investimenti o piani di accumulo, dovranno cercarsi un’altra banca. Il motivo? La pressione sui tassi di interesse della BCE sugli importi stagnanti che non vengono movimentati. Ovviamente in questo caso, non essendo una situazione limite come quelle precedentemente elencate, il tempo di preavviso è di 30 giorni.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini