I terremoti sono vibrazioni o assestamenti della crosta terrestre provocati dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo. Durante questo spostamento, si genera dell’energia che determina la produzione di onde elastiche, dette scosse o onde sismiche che si propagano in tutte le direzioni. Riuscire a prevedere un terremoto o, comunque, l’intensità delle scosse che si genereranno, è fondamentale perché potrebbe permetterci di agire preventivamente mettendoci in sicurezza il più velocemente possibile.
Anche se prevedere i terremoti potrebbe sembrare qualcosa di fantascientifico, oggi, dovremmo un po’ ricrederci poiché alcuni scienziati hanno sviluppato un innovativo programma informatico in grado di prevedere l’intensità delle scosse di un terremoto. Questo nuovo algoritmo, chiamato DeepShake, è il frutto del lavoro eseguito da un team di ricercatori di Stanford i quali hanno poi presentato il loro programma nel corso del meeting annuale 2021
della Seismological Society of America (SSA).L’algoritmo, in particolare, è stato addestrato con i dati di più di 36.000 terremoti provenienti da un database di registrazioni sismiche dell’area di Ridgecrest (California). Successivamente, gli scienziati hanno testato DeepShake con questi dati dimostrando che, durante i test, il programma riusciva ad inviare gli avvisi di scosse forti tra 7 e 13 secondi prima che queste si generassero. Ciò grazie al fatto che il programma informatico capta segnali in forme d’onda sismiche attraverso dimensioni di spazio e tempo. Si tratta di una grande innovazione senza precedenti che potrebbe consentire di inviare segnali di pericolo ed avvisi, qualora ce ne fosse il bisogno, del rischio di forti scosse sismiche soprattutto nelle zone del mondo particolarmente calde dal punto di vista sismologico.