Dall’Australia arriva una notizia particolare. Apparentemente gli AirTag di Apple sono stati ritirati a causa di un potenziale problema di sicurezza relativo alla batteria. Questo è stato scoperto dopo che un utente ha cercato di comprare qualcuno e si è sentito dire che non potevano venderglieli. In realtà anche il personale del negozio in cui era andato si è stupito di ciò e sono andati a controllare il motivo.
La testimonianza del protagonista della storia: “Alla fine qualcuno è sceso dall’ufficio e ha spiegato che gli AirTag sono stati richiamati a causa di problemi di sicurezza relativi alla facilità con cui la batteria a bottone può essere rimossa da un bambino. Gli AirTag sono stati rimossi anche dal sito web di Officeworks.”
Apparentemente nel paese c’è un problema per quanto riguarda le batterie a bottone. In 8 anni sono morti tre bambini dopo averne ingerita una e ogni settimana vengono portati 20 bambini in ospedale per lo stesso motivo. A causa di questo, sono nate delle nuove leggi che vanno a determinare leggi più stringenti per i dispositivi che utilizzano tali batterie, come gli AirTag.
AirTag pericolosi? Il rischio è nella batteria
Le parole dell’Australian Competition and Consumer Commission in merito al motivo dietro il ritiro del prodotto: “L’ACCC è a conoscenza di segnalazioni che sollevano preoccupazioni circa l’accessibilità delle batterie a bottone nel prodotto Apple AirTag. Se un fornitore rileva che un prodotto che fornisce non è sicuro, l’ACCC si aspetta che il fornitore effettui un richiamo volontario per avvisare i consumatori del rischio, affrontare il problema della sicurezza o rimuovere il prodotto dal mercato.”
Le parole di Apple: “AirTag è progettato per soddisfare gli standard internazionali di sicurezza dei bambini, compresi quelli in Australia, richiedendo un meccanismo push-and-turn in due fasi per accedere alla batteria sostituibile dall’utente. Stiamo seguendo attentamente le normative e stiamo lavorando per garantire che i nostri prodotti soddisfino o superino i nuovi standard, compresi quelli per l’etichettatura delle confezioni, con largo anticipo rispetto alla tempistica richiesta”.