La crisi dei chip sta causando enormi problemi alla supply chain globale. Molte aziende in vari settori produttivi sono costrette a interrompere la produzione per la mancanza delle componenti necessarie all’assemblaggio dei prodotti finiti. Intel ha deciso di cercare una soluzione per provare ad arginare i terribili effetti attualmente in corso.
Il chipmaker americano infatti ha annunciato un investimento da 3,5 miliardi di dollari per potenziare una delle proprie fabbriche. Secondo quanto indicato dal report di CNET, Intel ha intenzione di espandere lo stabilimento di Rio Rancho in New Mexico.
Questo nuovo investimento si aggiunge ai 20 miliardi già stanziati dal produttore. Il piano generale prevede la creazione di due nuove aree produttive in Arizona, che dovrebbero aiutare gli Stati Uniti ad uscire dalla crisi.
Intel vuole ampliare i propri stabilimenti
Con la domanda in calo da parte degli Stati Uniti, anche la situazione globale dovrebbe tornare sotto controllo. Infatti, la crisi dei chip è causata dal una domanda di gran lunga superiore rispetto all’attuale capacità produttiva. Questa situazione rende i semiconduttori introvabili e di conseguenza non si possono produrre smartphone, console e autovetture.
Inoltre, l’investimento da parte di Intel ha anche un altro obiettivo. L’azienda spera di riuscire a recuperare il terreno perso nei confronti di TSMC, attualmente ritenuto il principale chipmaker al mondo.
Lo sforzo economico messo in atto da parte di Intel è cruciale per ritrovare la competitività e sfidare TSMC per il primato nel settore. Infatti, l’azienda sta anche valutando un’opzione per iniziare a realizzare chip su ordinazione e assemblare prodotti per altri marchi. Si tratterebbe di una svolta enorme per il chipmaker americano che potrebbe garantire l’aumento delle quote di mercato.