La vulcanologia è la specializzazione della geologia che studia i processi ed i fenomeni vulcanici. Tra i vulcani che nel nostro Paese destano maggiore interesse troviamo oltre, ovviamente, all’Etna anche i vulcani napoletani. Per questi ultimi, in particolare, alcuni scienziati hanno sviluppato un algoritmo di intelligenza artificiale al fine di poter elaborare e classificare la composizione delle rocce vulcaniche dell’area napoletana.
A presentare questo algoritmo di AI al servizio della vulcanologia è uno studio pubblicato sul Journal of Vulcanology and Geothermal Research. Lo studio in questione riporta la firma di due ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Nello specifico, gli studiosi italiani hanno sviluppato un approccio di machine learning per comprendere i vulcani napoletani e la loro geologia. Si tratta di un punto di partenza per lo sviluppo di analisi petrologiche sfruttando i database già in possesso all’INGV.
Ogni eruzione vulcanica dell’area partenopea ha determinato la produzione di depositi con una propria composizione chimica peculiare
. Ciò, ovviamente, permette di dedurre il tipo di eruzione che ha prodotto questi depositi e le caratteristiche del serbatoio magmatico di alimentazione. Ma, l’individuazione delle rocce non è un compito molto semplice. Ed è per tale ragione che al servizio della vulcanologia ci sarà l’intelligenza artificiale. Con il machine learning, infatti, sarà possibile capire come funzionano i vulcani partenopei.Così, per valutare meglio la potenzialità dell’AI nel settore della vulcanologia e delle analisi petrologiche, i due ricercatori italiani hanno raccolto e raggruppato l’enorme mole di dati chimici presenti in letteratura in un unico database. I risultati dello studio hanno dimostrato che è possibile ottenere una prima rapida classificazione dei dati composizionali di rocce vulcaniche napoletane mediante il machine learning, con un ben 98% di probabilità di “centrare” l’attribuzione di una roccia di origine ignota.