Webkit non è altro che il motore di ricerca che sta alla base di tutti i browser, compresi quelli di terze parti, e la problematica è riguardante la possibilità di andare ad eseguire il codice sul dispositivo andando a visitare una pagina web specifica. All’interno delle note di rilascio, Apple sottolinea che le falle chiuse sono la CVE-2021-30666,
la CVE-2021-30665, la CVE-2021-30663 e la CVE-2021-30661; sono tutte legate dallo stesso filo comune e c’erano le prove che quelle falle erano state davvero sfruttate da qualcuno.La scoperta di queste falle è stata riconosciuta a tre ricercatori cinesi, la loro segnalazione risale alla metà di aprile. Chi le ha sfruttate e come non è ancora chiaro, infatti potrebbe trattarsi di malware governativi cinesi utilizzati per controllare i gruppi uiguri, ossia delle minoranze etniche perseguitate dal regime comunista che risiedono nella regione dello Xinjiang.
Per quanto concerne iOS 14.5.1, oltre al fatto che sia stata risolta la vulnerabilità di webkit, l’azienda di Cupertino ha anche provveduto a correggere un bug del nuovo sistema di gestione del tracciamento.