Al peggio non c’è mai fine. Ed è proprio vero. A confermare questo detto comune oggi c’è un capo di Stato che dovrebbe essere più prudente e attento. Il Covid-19 è una guerra batteriologica avrebbe detto accusando la Cina, Nazione dalla quale sarebbero partiti i contagi. Denuncia gravissima quella che ha pronunciato Jair Bolsonaro qualche giorno fa. Ecco tutti i dettagli di questa incredibile notizia.
La stoccata alla Cina questa volta arriva dal Brasile: il Covid-19 sarebbe un attacco batteriologico
Bolsonaro, presidente del Brasile, ha scelto proprio il momento peggiore per lanciare una stoccata così dura e difficilmente digeribile alla Cina. Proprio durante una cerimonia realizzata per “celebrare” il 5G avrebbe detto che il virus del Covid-19 è stato creato appositamente. Una grave accusa al governo di Pechino che, pur non essendo stato menzionato direttamente, si trova, secondo Bolsonaro, nel ruolo di carnefice.
Parole forti quelle di Bolsonaro e che vi riportiamo dall’articolo pubblicato su Ansa.it: “Il Covid-19 è un nuovo virus: nessuno sa se è nato in laboratorio o perché un essere umano ha mangiato un animale inappropriato. Il fatto è che proviene da lì. I militari sanno cos’è la guerra chimica e batteriologica. Non è che stiamo affrontando una nuova guerra? Qual è stato il Paese il cui Pil è cresciuto di più (durante la pandemia)? Io non lo dirò“.
Se scegliendo di non menzionare “Cina” tra le sue accuse Bolsonaro pensava di indorare la pillola e di risparmiarsi le critiche, si è letteralmente sbagliato. Lui non lo ha pronunciato quel nome, ma gli indizi rivelano molto bene le sue intenzioni. Simili affermazioni in merito alla diffusione del Covid-19 nel mondo sono molto pericolose.
Le critiche non sono certo tardate. Joao Doria, governatore dello stato di San Paolo, ha definito “incredibili” le parole di Bolsonaro sulle origini del Covid-19. C’è andato giù pesante Fausto Pinato, del fronte parlamentare Brasile-Cina, diagnosticando nel Presidente “una grave malattia mentale”. Insomma tutti saranno dell’idea che simili accuse alla Cina siano non solo fuori luogo, ma anche pesanti e scorrette. Intanto l’Italia si sta preparando a una vaccinazione di massa cercando di accelerare i tempi per un’immunità di gregge.