In queste ore sta facendo molto discutere il Long March 5B, un razzo Cinese che sta rientrando sulla Terra in maniera incontrollata. A destare particolare preoccupazione è il primo stadio del razzo che ha completato la propria missione, ma gli scienziati ne hanno perso il controllo.
In teoria, il primo stadio del Long March 5B sarebbe dovuto cadere nell’oceano ma a quanto pare alcune variabili hanno messo in discussione questa ipotesi. Il razzo sta percorrendo un’orbita discendente verso il nostro pianeta e c’è il rischio che possa impattare sulla superficie invece che in acqua.
Considerando che il razzo è in caduta libera attraverso l’atmosfera, è difficile prevedere la traiettoria precisa. Secondo alcune analisi preliminari, potrebbero essere interessate alcune regioni Italiane del centro-sud.
Alcuni frammenti del Long March 5B potrebbero colpire l’Italia
In particolare, la Protezione Civile ha stimato che il rientro del Long March 5B avverrà alle ore 2.24 del 9 maggio con un margine di incertezza di sei ore. Il consiglio è quello di stare al chiuso e non sostare in luoghi aperti. Inoltre, è consigliabile allontanarsi da porte e finestre.
Questo indicazioni sono puramente precauzionali in quanto gli scienziati sono convinti che il razzo si disintegrerà completamente durante la fase di discesa. Tuttavia, considerando che il primo stadio ha una struttura alta 33 metri e pesa oltre 22 tonnellate, alcuni pezzi potrebbero restare intatti.
Sono proprio questi frammenti a preoccupare. Difficilmente ci aspettiamo danni strutturali agli edifici, ma comunque potrebbero causare danni a cose e persone. I pezzi incandescenti potrebbero arrivare su Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria.