Una terribile decisione quella di ridefinire i criteri per la privacy che avranno effetto a partire dai giorni a venire. L’obbligo di condividere i dati con Messenger e Facebook non sta piacendo agli utenti disposti a valutare le alternative Telegram e Signal.
La decisione di prorogare le condizioni imposte al 15 febbraio di un ulteriore bimestre ha avuto come solo effetto la valutazione delle alternative. Gli utenti si spostano volentieri con Telegram che ha fin oggi racimolato centinaia di migliaia di utenti a seguito della decisione.
Prima dell’abbandono definitivo Facebook si è prodigata nel confermare il fatto che tutti i messaggi risultano essere protetti da crittografia e che nessuno, esso stesso compreso, può intercedere alle conversazioni a priori o a posteriori. Nonostante questo molti sembrano avere le idee molto chiare e sono sempre in numero crescente le notifiche di nuovi amici che si aggiungono alla concorrenza.
A parte questo è utile constatare come gli aggiornamenti WhatsApp non si siano fermati nel periodo, dopo l’introduzione della nuova opzione di backup che consente di traferire agevolmente le discussioni ed i contenuti condivisi tra dispositivi Android ed iOS.
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