Era nell’aria e se ne parlava da un po’ di tempo, da qualche settimana. Alla fine l‘Unione Europea ha preso una scelta e ha deciso di non ordinare più vaccini da AstraZeneca. I paesi non rinunceranno alle dosi che arriveranno entro giungo, ma dopo non ce ne saranno più. Il contratto scadrà e non verrà rinnovato. Questo vuol dire che rimarremo con tre vaccini Covid-19, anche se si punterà quasi tutto sul trattamento di Pfizer.
Le motivazioni che hanno portato a questa scelta non sono di origini sanitarie. Nel senso, l’Unione Europea non vuole fare a meno di tale vaccino a causa del problema degli effetti collaterali, ma semplicemente perché AstraZeneca non si è dimostrata in grado di rispettare le scadenze. I paesi hanno ricevuto molto meno della metà delle dosi ordinate. Considerando che i vaccini sono l’arma per uscire dall’emergenza, questi ritardi sono stati un danno enorme, anche a livello di vite umane.
Sicuramente anche la maggior parte dei paesi europei saranno in un certo senso felici di tutto. Tra i tre vaccini Covid-19 rimasti, si punterà maggiormente su quello di Pfizer che è anche quello su cui la popolazione ha più fiducia. Questo è un aspetto da sottolineare visto che se i cittadini non si sentono al sicuro il piano vaccinale si ingolfa. Nel giro di due anni dovrebbero arrivare 1,8 miliardi di dosi.
Già in queste settimane abbiamo potuto appurare questa meccanica. Per esempio, mentre in Lombardia l’uso di AstraZeneca procede senza problemi, in alcune regioni, soprattutto la Sicilia, le dosi rimangono ad aspettare nei frigo a causa delle molte rinunce. Gli altri vaccini godono di una fiducia maggiore. C’è anche da sottolineare che in tutta Europa c’è una sorta di avversione per il trattamento della casa farmaceutica anglo-svedese.