Una bella iniziativa quella mossa da due cittadine italiane in Verbania e ora a Sesto San Giovanni. I docenti hanno pensato di introdurre una patente per i giovani, ma non di guida. In realtà si tratta di una patente da smartphone che ha un obbiettivo: proteggerli dai suoi pericoli. Più o meno nascosti i rischi degli smartphone li conoscono tutti ed è lodevole che qualche adulto si sia preso la briga di scongiurarli per quanto sia possibile. Uno tra questi è il cyberbullismo, una piaga sociale che tra i ragazzi sta mietendo ancora troppe vittime. Ecco i dettagli.
Contro il cyberbullismo arriva la patente da smartphone
Questo progetto è stato messo in campo dapprima dalla Regione Piemonte e ora anche dall’Istituto comprensivo Martiri della Libertà di Sesto. Si tratta, come dicevamo, di una patente da smartphone per i giovani. Un’iniziativa volta alla formazione di ragazzi consapevoli che i loro telefonini possono diventare, se usati male, delle pericolose armi.
Basti pensare alle numerose vittime che il cyberbullismo ha mietuto in questi anni. E dietro non c’erano hacker o cybercriminali. I “cyberbulli” sono ragazzi come tanti che però si uniscono ad altri contro un amico e lo bullizzano attraverso la diffusione social di foto, video e altro a danno della vittima. Tale materiale potrebbe addirittura risultare agli occhi della preda così compromettente da portarla a togliersi la vita.
Inoltre questa sta diventando una vere e propria emergenza. Infatti dallo scoppio della pandemia di Covid-19 i ragazzi hanno moltiplicato le ore che passano davanti agli schermi dei loro smartphone. Troppo tempo potrebbe portarli non solo ad essere facili prede, ma anche a fare scelte avventate. Ecco perché è bene informare i giovani sui pericoli più o meno nascosti dei loro dispositivi digitali.
Qual è l’obbiettivo dell’iniziativa
L’obbiettivo che il programma vuole raggiungere è uno solo: prevenzione e contrasto del cyberbullismo. Questo attraverso alcuni punti chiave:
- limiti di età per l’utilizzo degli smartphone;
- consapevolezza nell’utilizzo della connessione internet;
- porre dei limiti al’utilizzo dello smartphone non solo di tempo, ma anche di contenuti.
Questa patente da smartphone permetterà ad esperti e forze di Polizia di intervenire spiegando i veri pericoli che la rete nasconde: adescamento e sexting, uso dei propri dati personali, razzismo e violenza sul web.