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Ormai sempre più persone stanno ricevendo la seconda di dose dei vaccini, soprattutto Pfizer visto che è stato il trattamento più usato finora. Quello che si è visto finora è che proprio la seconda è quella che causa più effetti collaterali, ma si tratta sempre di reazioni gestibili e non allarmanti, perlomeno se lo si sa con anticipo.

Mal di testa, uno stato di affaticamento, dolore ai muscoli o alle articolazioni, sensazione di freddo e febbre, tutte reazioni avverse di Pfizer che possono comparire dopo un giorno, nella maggior parte dei casi, e che spariscono da sole dopo non molto. Nessuna di questa è effettivamente un rischio per la salute. Si tratta di effetti collaterali definiti sistemici.

 

Pfizer: gli effetti collaterali dopo la seconda dose

A dire il vero esiste un effetto collaterale che diminuisce a livello di probabilità esiste ovvero una sensazione di morbidezza dove è penetrato l’ago nel braccio. Si parla comunque di un buon 50% di possibilità di svilupparlo a causa di Pfizer, anche più di AstraZeneca, ma come detto non c’è pericolo.

Un effetto che invece sale andando a superare quasi il 35% di incidenza è il dolore nei pressi del sito di inoculazione. Tutti gli altri effetti collaterali locali hanno una possibilità del 5% di comparire ovvero un rash cutaneo, prurito, una sensazione di calore, un rigonfiamento, un livido o addirittura un gonfiore delle ghiandole sudoripare delle ascelle. Quindi, per ricapitolare, il vaccino di Pfizer è sicuro quasi al 100% e la maggioranza degli effetti collaterali sono al massimo dei fastidi quindi non c’è da preoccuparsi nel caso di comparsa di uno, o più, dei sopracitati.

FONTEThe Lancet
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