Il vaccino più controverso è quello di AstraZeneca a causa di un effetto collaterale nello specifico, i coaguli di sangue che danno vita ad eventi trombotici. Questo effetto avverso è stato visto anche con il vaccino di Johnson & Johnson e non sarebbe una sorpresa visto che entrambi i trattamenti si basano su un vettore virale.
I centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno dichiarato di aver individuato e certificato più casi di quanto previsto di coagulazione anomala del sangue. Nel complesso hanno identificato 28 casi di trombosi su 8,7 milioni di dosi somministrate mentre in precedenza erano 17 su 8 milioni di dosi
Il vaccino di Johnson & Johnson era già stato bloccato negli Stati Uniti proprio a causa dei casi in questione. Il blocco era arrivato dopo appena 6 di questi. Da allora i dati sono stati tenuti sotto osservazione e i casi si sono quasi quintuplicati. Gli esperti si consulteranno nuovamente nei prossimi giorni per decidere sul da farsi.
Johnson & Johnson: i coaguli di sangue
I casi finora registrati si dividono su diversi range di età, ma le più colpite continuano a rimanere le donne soprattutto nel range tra i 18 e i 49 anni. Ancora più nello specifico, l’incidenza è stata più alta nelle donne tra i 30 e i 39 anni con 12,4 casi per ogni milione di dosi e tra i 40 e i 49 anni con 9,4 casi ogni milione. Tra i 27 casi registrati, apparentemente solo 6 sono stati visti in uomini. In generale, l’evento avverso si verifica dopo due settimana dall’unica dose del vaccino di Johnson & Johnson previsto.