Pfizer sta preparando una cura per il SARS-CoV-2 in pillola. Una straordinaria novità potrebbe rivoluzionare l’approccio che finora abbiamo avuto nei confronti del Covid-19, portando tutta una serie di enormi vantaggi per il paziente, per le persone attorno a lui e per tutto il sistema sanitario.
La casa farmaceutica, nota per essere stata la prima ad ottenere il via libera dall’EMA per la distribuzione del proprio vaccino, ora sta concentrando le forze del proprio comparto di ricerca non più verso la prevenzione, ma soprattutto in direzione della cura.
Questi sforzi si stanno concretizzando nel concepire una pillola da assumere per via orale nelle prime fasi dell’infezione, così da mitigare i sintomi e frenare l’avanzata dellapatologia.
Pfizer al lavoro per la cura al Covid in pillola: si passa alla fase dei test clinici
Dopo una prima sperimentazione in laboratorio, il farmaco è passato allo studio clinico lo scorso marzo. L’intento? Far partire al più presto la somministrazione alla popolazione tutta, sfruttando il potere di un antivirale che è apparso efficace nei confronti del virus e (finora) anche delle sue varianti.
I vantaggi di una simile soluzione sono innumerevoli: con la somministrazione della pillola il paziente andrebbe a reagire con più prontezza e celerità all’infezione, con esiti decisamente più felici. Questo comporterebbe una drastica riduzione del tasso di ospedalizzazione da Covid-19, alleggerendo il sistema sanitario. Infine potrebbe essere fornita come cura domiciliare (se non addirittura acquistabile in farmacia dietro prescrizione) con una facilità di distribuzione senza eguali.
Se gli studi avranno esiti positivi, la FDA potrebbe approvare il farmaco entro fine anno ed essere distribuito già negli ultimi mesi del 2021 negli USA. Per poi raggiungere anche l’Europa dopo il semaforo verde da parte dell’EMA.
Per il 2022, dunque, potremmo ritrovarci con un’arma in più da impiegare nella lotta a questo tremendo virus.