Di fatto, nei confronti del provvedimento si è scagliata anche la Germania, la quale aveva fatto intendere che aveva poca approvazione verso questa misura. In seguito al provvedimento d’urgenza avviato il mese scorso dal Garante per la privacy di Amburgo, sembra che sia arrivato l’ordine, di ben 3 mesi, che impedisce a Facebook di raccogliere i dati degli utenti WhatsApp.
Secondo il Garante tedesco, il blocco “mira a garantire i diritti e le libertà di milioni di utenti che accettano i termini in tutta la Germania. Dobbiamo prevenire danni e svantaggi legati a questa procedura
.” Inoltre, pensa che l’attività di raccolta dati fatta mediante WhatsApp è “poco trasparente, incoerente ed eccessivamente ampia”. Facebook ha prontamente replicato, dicendo che secondo lei il Garante tedesco abbia fatto delle valutazioni sbagliate, e che il provvedimento non riuscirà a bloccare la distribuzione della nuova informativa sulla privacy.Tuttavia, questa presa di posizione molto importante da parte della Germania potrebbe complicare clamorosamente la situazione per Facebook. Infatti, nella nota ufficiale del Garante c’è un invito rivolto a tutte le altre autorità europee per la tutela dei dati personali, affinché prendano in considerazione dei provvedimenti analoghi.