Nelle prossime ore infatti la navicella Tianwen-1, entrerà nell’orbita di parcheggio del pianeta rosso per consentire l’atterraggio del primo rover cinese su Marte; la navicella già da mesi orbita intorno al pianeta effettuando numero scannerizzazioni della superficie. Adesso la comunità scientifica non attende altro che il distacco del rover è l’inizio delle operazioni di atterraggio.
Il primo scoglio che dovrà superare il rover cinese sono i cosiddetti “Sette minuti di terrore“. Con questo termine si indica il lasso di tempo in cui il rover
dovrà effettuare l’operazioni di ingresso in atmosfera, discesa e atterraggio; il tutto dovendo passare da una velocità di 20.000 km/h a quella più consona per effettuare un atterraggio morbido. A rendere più complicata l’operazione, come se non bastasse, la totale assenza di comunicazioni con la Terra, come già avvenuto con i rover della NASA.Se dovesse riuscire nell’atterraggio Zhurong con molta probabilità si concentrerà nella ricerca di depositi di ghiaccio sotto la superficie anche se, a dirla tutta i vertici dello stato asiatico non hanno ancora dichiarato ufficialmente gli obiettivi della missione. Un manto di segretezza avvolge, come al solito, le operazioni della Cina; addirittura solo recentemente è stato annunciato il nome del rover inviato su Marte. Stando a quanto dichiarato dal governo: “Zhurong è il Dio del fuoco nell’antica mitologia cinese, richiama il nome cinese del pianeta rosso, Huoxing“.