AstraZeneca ha un potenziale problema ed è inutile ignorarlo, così come non è neanche giusto dire che si tratta di un vaccino non sicuro. Ormai è stato appurato che il trattamento in questione ha un potenziale rischio di causare coaguli di sangue che poi portano a eventi trombotici. Un recente caso in Canada ha fatto di nuovo alzare l’allarme.
Il caso dell’uomo è stato riportato in uno studio poi pubblicato sul Canadian Medical Association Journal così che può essere preso come monito per i medici. L’attenzione dietro questo caso di uomo vaccinato con AstraZeneca è dovuto a come si è presentato il sopracitato effetto collaterale.
L’uomo di 63 anni è stato ospedalizzato a causa di un dolore alla gamba dovuto a un coagulo di sangue. Successive analisi hanno mostrato che in realtà ce n’era più uno e che erano sparsi in più parti del corpo. Di per sé non è un evento comune nei casi di trombocitopenia trombotica indotta da vaccino, la VITT, ma la situazione era comunque particolare.
AstraZeneca: i coaguli di sangue
L’uomo ha presentato il primo segno di questo effetto collaterale venti giorni dopo la somministrazione della dose di AstraZeneca. Ha ricevuto un intervento chirurgico e un trattamento di immunoglobuline. Il motivo dietro alla pubblicazione dello studio, come detto, è quello di spingere i medici a prendere più spesso l’ipotesi di una reazione avversa al vaccino.
Le parole dell’autore dello studio, al chirurgo vascolare Paul Petrasek: “Se un paziente si reca al pronto soccorso entro 30 giorni dalla somministrazione del vaccino (AstraZeneca) con un coagulo di sangue e una conta piastrinica bassa, i medici devono sospettare che possano avere la VITT. E prima si sospetta ed è testato, prima possiamo dirigere il trattamento. E prima il trattamento, maggiori sono le possibilità di evitare lesioni o morte.”
Un aspetto importante di questo è proprio il fatto che sottolinea l’aspetto dell’effetto collaterale come un rischio per tutte le fasce di età indipendentemente dal sesso. È stato visto come la reazione di AstraZeneca può avere un’incidenza maggiore col diminuire dell’età e nelle donne, ma questo non esclude tutti gli altri.