Negli ultimi gironi si sta parlando in modo piuttosto insistente del binomio Elon Musk bitcoin. Solo lo scorso febbraio il magante americano che sta lavorando alacremente, tra le altre, alla corsa a Marte e alla creazione di una rete internet globale, aveva annunciato la possibilità di acquistare le vetture Tesla attraverso il bitcoin. A distanza dia alche mese però sembra che le cose siano cambiate drasticamente. Lo scorso 13 maggio infatti Musk ha annunciato un drastico cambio di rotta.
Niente più bitcoin dunque, la domanda è però una; cosa a spinto il proprietario di Starlink e SpaceX a cambiare idea? A suo dire le difficoltà e il dispendio di energia che comporta il mining del bitcoin; la criptovaluta sarebbe dunque troppo inquinate per gli standard di Musk.
Bitcoin: una rinuncia che frutta un bel tesoretto
Quel che però lascia qualche dubbio, specialmente conoscendo la lungimiranza del magante americano, sta proprio nella mancata previsione di ciò. È difficile pensare che, vista anche l’esperienza nel settore, questo tipo di considerazioni non siano state fatte prima. Inoltre ci sono altri due fattori da considerare.
Musk, grazie alla vendita di una parte dei bitcoin presenti nel proprio wallet è riuscito a risollevare il bilancio trimestrale di Tesla. Un’altra coincidenza, se cosi vogliamo definirla, è che mentre Musk annunciava la propria retromarcia sui bitcoin, quasi in contemporanea, proponeva la possibilità di effettuar i pagamenti per Tesla con un’altra criptovaluta. La moneta in questione è il Dogecoin, la moneta virtuale che, negli ultimi mesi, ha registrato una crescita quasi esponenziale. Viene dunque da chiedersi se non si tratti, anche in questo caso, di un’operazione commerciale con obiettivi ben precisi.