L’arrivo del coronavirus ha permesso ai malfattori di agire indisturbati, sfociando a lungo andare in truffe punibili penalmente. E così è accaduto: i Carabinieri dei locali Comandi Stazione in Potenza, hanno individuato ben 8 persone responsabili di “truffa”, “frode informatica” e “sostituzione di persona”, via web, ai danni di ignari cittadini.
Truffe: il Comune italiano è stato preso di mira dagli hacker
A seguito delle indagini, sono emersi diversi individui in varie parti di Potenza:
- Avigliano: un 44enne, dopo avere pubblicato sul proprio profilo “facebook” un annuncio pubblicitario, fingendosi un promotore finanziario, ha sottratto ben 650 euro ad una donna, per poi rendersi irreperibile;
- Lauria: un 29enne, dopo avere messo in vendita un motore per una macchina agricola, attraverso un’inserzione online, ha finto la vendita sottraendo 1.500 euro all’acquirente. Ovviamente l’acquisto non è stato recapitato. Ma non finisce qui, perché sempre nella stessa zona, è avvenuta un’altra frode. Un 32enne e un 46enne, dopo avere proposto online la vendita di una “marmitta” per motoad un ragazzo, lo hanno portato a spendere circa 250 euro a mezzo bonifico. Anche in questo caso l’acquirente non ha ricevuto quanto pattuito;
- Ruoti, un 27enne e un 30enne, a seguito della pubblicazione su un sito di shopping online di un annuncio per la vendita di un telefono cellulare, sono stati contattati da una giovane per poi sottrarle 240 euro su carta prepagata, omettendo, tuttavia, la spedizione del prodotto stabilito;
- Viggianello: in questo caso un 26enne e un 52enne, dopo avere messo in vendita un drone, utilizzando false identità, hanno portato un 42enne del posto a versare 260 euro su carta prepagata. Inutile dire che i venditori sono fuggiti con il bottino.