Se c’è una cosa che ci hanno insegnato molti film di fantascienza, o libri, è che prima o poi verremo distrutti o resi schiavi da un’Intelligenza Artificiale. Ovviamente si parla di creazioni di fantasia e di cose che non si possono prevedere, o forse sì? Secondo un vincitore premio Nobel dovremmo stare più attenti a quello che sta succedendo.
Secondo Daniel Kahneman, l’Intelligenza Artificiale arriverà a un punto che potrebbe oscurare tutto il lavoro dell’uomo. Già adesso ci sono dei campi in cui questi complessi algoritmi hanno sostituito lavoratori in carne d’ossa e ce ne sono su cui ci si sta lavorando per arrivare allo stesso risultato. Sempre più lavori nel futuro potrebbero essere affidati esclusivamente alle AI.
Il problema fondamentale secondo il premio Nobel è che l’uomo non è pronto ad affrontare un’ipotetica presa di potere dell’Intelligenza Artificiale. La pandemia lo ha in un certo senso fatto capire. La persona media non riesce a processare numeri base come quelli dei contagi e dei morti, uno scenario di crescita esponenziale, lo stesso che potrebbe verificarsi con le IA.
Intelligenza Artificiale e il controllo del mondo
Le parole di Kahneman: “I fenomeni esponenziali sono quasi impossibili da comprendere. Abbiamo molta esperienza in un mondo più o meno lineare. E se le cose stanno accelerando, di solito accelerano entro limiti ragionevoli. Il cambiamento esponenziale, come con la diffusione del virus, è davvero qualcos’altro. Ci sarà un enorme sconvolgimento. La tecnologia si sta sviluppando molto rapidamente, forse in modo esponenziale. Ci sono scenari piuttosto spaventosi quando parli di leadership. Una volta che è dimostrabilmente vero che puoi avere un’Intelligenza Artificiale che ha un giudizio aziendale molto migliore, ad esempio, cosa farà per la leadership umana?“