Secondo quanto riportato dagli esperti il problema potrebbe complicarsi in virtù di un potenziale e consolidato attacco hacker in grado di accaparrarsi i privilegi di sistema attuando quindi il controllo della macchina. Ulteriori risvolti negativi potrebbero configurarsi anche come attacchi DDos o diffusione non autorizzata di dati sensibili. Ecco a che punto siamo.
Inutile rifarsi ad ingiustificati allarmismi ma meglio precisare il fatto che si tratta comunque di un vero rischio in quanto la vulnerabilità riscontrata cela al suo interno grandi potenzialità di attacco. In concreto è difficile realizzare un attacco simile ma al peggio non c’è mai fine ed è quindi necessario procedere con le dovute cautele del caso. Facciamo presente che l’attacco non può consolidarsi in remoto ma serve un accesso fisico al terminale di destinazione. Non è nemmeno detto che si trovi su tutti i PC ma la probabilità di un rinvenimento a seguito di un aggiornamento firmware è piuttosto elevato.
Fatte queste lunghe ma doverose premesse passiamo in rassegna il da farsi per scongiurare eventuali avvisaglie di pericolo:
I terminali coinvolti sarebbero oltre 380 compresi quelli della nota linea XPS 13, 15, G3, G5 e G7 oltre che macchine anche molto più datate per le quali è inerte l’approccio del supporto ufficiale. Per scoprire se il proprio PC ne possa essere convolti serve approcciarsi al presente link ove la questione viene ripresa con dovizia di dettagli.