Oppo ha lanciato uno smartwatch premium, dotato di un display curvo, basato su Wear OS, che va a completare l’ecosistema del produttore cinese e ad arricchire l’offerta di smartwatch basati sul sistema operativo per wearable di Google.
Il design è indubbiamente(pure troppo) ispirato, ma a catturare la scena è il bellissimo display AMOLED con bordi curvi, che nella nostra versione con cassa da 46mm raggiunge ben 1.9 pollici di diagonale (disponibile anche la versione con cassa da 41mm più adatta a polsi femminili).
I bordi del display sono curvi e rastremati, il rapporto schermo/superficie è del 73% circa, la risoluzione è 402×476 pixel con una densità di 326 ppi ed una copertura della gamma colori NTSC del 100%.
La cosa più importante in realtà è che ha la luminosità automatica, che arriva fino a 500 nits, è davvero molto ben leggibile in ogni condizione, anche sotto il sole primaverile.
La cassa dell’orologio è realizzata in lega di alluminio serie 6.000, in colorazione Black o Pink Gold, mentre il cinturino è in silicone morbido e comodo, peccato che il sistema di aggancio sia proprietario e difficile da chiudere con una mano, di compenso non si è mai aperto accidentalmente.
Lateralmente sono presenti due pulsanti fisici, nella parte inferiore è invece posizionata la sensoristica (sensore della frequenza cardiaca rapido nella lettura e abbastanza preciso), con superficie ceramica ed il peso è di circa 65 grammi.
Sul lato sinistro della casa è posizionato lo speaker: è possibile rispondere alle chiamate direttamente dall’orologio, funzione comodissima mentre facciamo sport ma il volume non è molto alto.
In confezione è presente la basetta magnetica per la ricarica rapida proprietaria VOOC, che consente di caricare il 50% della batteria da 430 mAh in circa 15 minuti, sicuramente utile visto che la batteria copre un giorno e mezzo di utilizzo intenso, che possono diventare molti di più con il risparmio energetico attivo.
È impermeabile fino a 50 metri e quando viene avviato l’allenamento nuoto entra in Aqua mode, disattivando il tocco del display.
Oppo Watch è mosso dal processore Qualcomm Snapdragon Wear 3100, 1 GB di RAM e 8 GB di memoria di archiviazione, affiancato dal SoC Apollo 3 Wireless prodotto da AmbiQ Micro che subentra quando si attiva il risparmio energetico (suggerito in automatico al 20% di batteria residua o richiamabile con pressione prolungata del pulsante inferiore).
È presente il chip NFC per i pagamenti wireless, il Wi-Fi, il Bluetooth 4.2 e il GPS per una maggiore accuratezza nel monitoraggio delle attività sportive.
La sensoristica è composta da giroscopio, accelerometro, sensore geomagnetico, sensore cardiaco ottico (possibile monitorare 24h su 24) e sensore barometrico.
Manca purtroppo il sensore per rilevare il livello di saturazione del sangue.
Il sistema operativo è Wear OS by Google, una scelta da parte di Oppo che va ad arricchire l’offerta di smartwatch con questo OS a cui tanti costruttori stanno preferendo lo sviluppo di OS proprietari che puntano a maggiori autonomie ma che non hanno la stessa versatilità e completezza: è possibile sfruttare l’NFC con Google Pay, installare applicazioni dallo store come Maps e Google Fit.
In realtà Oppo ha preinstallato una serie di applicazioni per il monitoraggio dell’attività sportiva, per la frequenza cardiaca o esercizi per la respirazione che vengono replicate da altrettante app di Google, una ridondanza inutile: sarebbe bastato affidarsi totalmente a Wear OS.
Tenendo premuto il quadrante principale è possibile modificare il quadrante, ce ne sono di simpatici, come quella che incorpora un giochino di bolle da far scoppiare, ed è possibile scaricarne altri.
Con uno swipe a sinistra andiamo a richiamare l’assistente vocale di Google, con lo swipe a destra andiamo a navigare tra le schede del monitoraggio del sonno, dell’attività quotidiana, della frequenza cardiaca o ad avviare rapidamente l’ultima attività sportiva tracciata (schede naturalmente personalizzabili).
Con uno scroll dal basso verso l’alto andiamo a vedere tutte le notifiche, con le quali è possibile andare ad interagire tramite anche tramite text to speech (funziona molto bene, riconosce le parole ed è rapido). Lo scroll opposto apre i toggles rapidi da cui possiamo mettere il non disturbare o avviare Google Pay.
Col pulsante superiore andiamo ad aprire tutte le applicazioni, il pulsante inferiore è dedicato all’avvio delle attività sportive, in particolare Corsa, Camminata, Ciclismo e Nuoto.
Il numero di attività sportive gestite dalle app di Oppo è piuttosto scarno, Google Fit è molto più ricco e copre qualsiasi sport praticabile.
Sullo smartphone, oltre a Wear OS, è necessario installare HeyTap Health di Oppo per sfruttare appieno questo Watch.
Oppo Watch costa poco meno di trecento euro ed è davvero elegante, forse ha un look poco originale ma sicuramente è ben realizzato e il display spicca per la sua bellezza.
Oppo ha arricchito il parco di device basati su Wear OS con un smartwatch bello, con un ottimo display ed una autonomia sufficiente a coprire la giornata senza preoccupazioni.
Peccato per l’assenza del sensore della saturazione del sangue e per la ridondanza delle applicazioni tra Oppo e Google.