La sonda Voyager 1 è stata spedita nello spazio dalla NASA ormai 44 anni fa; nell’arco di tutto questo tempo questo esplorare meccanico ha continuato a inviare al nostro i segnali captati nel suo viaggio senza fine. Durante il suo viaggio Voyager 1, che dovrebbe continuare fino al 2025 quando il generatore termoelettrico a radioisotopi dovrebbe non essere più in grado di alimentarla, la sonda ha raccolto dati importanti riguardanti su diversi corpi celesti.
Tra questi il Sole, Giove e Saturno entrando poi nella zona dell’Eliopausa; con questo termine si indica quella porzione di spazio in cui il vento solare viene bloccato dal cosiddetto mezzo interstellare. Il mezzo interstellare è una particolare porzione di spazio in cui la massiccia presenza di gas e polvere impedisce al vento solare di avanzare.
Voyager: un ronzio costatante percepito dal veicolo spaziale
Proprio durante l’attraversamento di questa zona, ben oltre il nostro sistema solare, la sona ha iniziato a percepire un costante rumore di fondo che ha attirato l’attenzione dei ricercatori. A parlare di questo particolare segnale Stella Hoch Ocker, dottoranda presso la Cornell; queste le sue parole: “È molto debole e monotono, perché in una larghezza di banda di frequenza stretta“; aggiungendo poi che: “Stiamo rilevando il debole e persistente ronzio dal gas interstellare“.
Una svolta questa che potrebbe aiutare i ricercatori a meglio comprendere in che modo il mezzo interstellare e il vento solare interagiscono tra loro. Conoscere meglio le caratteriste del vento solare potrà poi portare a tantissime nuove possibilità; una fratture l’utilzzo del vento solare come fonte di energia per le nostre astronavi.