Continuano ad aleggiare una serie di dubbi sul futuro prossimo del programma cashback. La misura volta a rimborsi legati a pagamenti con carta di credito, carta di debito o altri strumenti di moneta digitale a breve potrebbe essere dismessa dal Governo. La discussione sul futuro del cashback è tutt’ora aperta nella nuova maggioranza dell’esecutivo a guida Mario Draghi.
Cashback, cosa cambia con un possibile stop per i rimborsi degli italiani
La possibile scelta sull’eliminazione del cashback nasce dallo stesso scetticismo di alcuni partiti che impongono il Governo Draghi. Le perplessità sono anche legate al costo he la misura ha sulle casse dello Stato. A bilancio, il cashback costa sino a 5 miliardi di euro.
Il valore a bilancio del cashback dovrebbe essere compensato con i possibili benefici della misura. Attraverso il sistema di rimborsi per gli strumenti di moneta digitale, si vuole combattere l’evasione fiscale ed allo stesso tempo rilanciare i consumi dopo la pandemia.
Già nel corso dei prossimi mesi potrebbero esserci novità in merito rispetto al futuro del cashback. Nel concreto, tanti italiani proprio a causa di queste indiscrezioni si chiedono quale destino spetterà ai rimborsi che già nel primo semestre dovranno essere corrisposti ai partecipanti.
Allo stato attuale, è bene sottolineare che non vi è alcun pericolo circa un possibile stop ai rimborsi del primo semestre. Da immaginare anche uno scarso livello di rischio per i rimborsi legati alla seconda parte dell’anno. Anche in base alla discussione politica, la paventata cancellazione del cashback dovrebbe arrivare non prima del prossimo 2022.