Nelle ultime settimane ha fatto molto scalpore la decisione presa dal patron di Tesla Elon Musk, il CEO infatti, dopo aver sposato il Bitcoin implementandolo come metodo di pagamento per l’acquisto delle proprie auto, ha deciso di fare dietrofront, eliminando completamente il Bitcoin spinto dalla motivazione legata all’inquinamento esagerato da parte della criptovaluta.
Ovviamente tale scelta ha sconvolto tutto il mercato, portando ad un crollo del Bitcoin mostruoso, il quale è sceso da un valore stabile al cambio di circa 45.000 dollari a 30.000, una perdita davvero onerosa.
Questo crollo però, sembrerebbe aver avuto una risonanza davvero molto forte, forse anche inaspettata, infatti anche il patrimonio dello stesso Musk, che nell’ultimo anno aveva scalzato Bezos sul trono di più ricco del mondo, ne ha risentito, accusando una perdita del 24%.
Effetto di risonanza
A seguito dell’annuncio il 17 Maggio che ha affermato come Tesla non avrebbe più accettato Bitcoin, abbiamo assistito ad un crollo esponenziale di tutte le criptovalute, da Bitcoin ad Ethereum compreso Dogecoin, valuta adottata in modo diretto da Msuk.
A quanto pare però, questa risonanza in negativo ha colpito davvero tutti, compreso il patrimonio di Musk, che ha subito un ridimensionamento pari al 24%, ovvero un quarto dei suoi averi si è letteralmente volatilizzato in meno di una settimana.
Un duro colpo non c’è che dire, che Elon Musk si è sentito pronto a ricevere pur di tutelare l’ambiente, la decisione di abbandonare Bitcoin infatti è giunta a seguito della consapevolezza che la valuta decentralizzata più famosa del mondo, consuma e inquina troppo.