Un nuovo studio sul vaccino di Pfizer, ma anche quello di Moderna, sta mostrando come il trattamento sembrerebbe più efficace negli uomini che nelle donne. Ad arrivare questa conclusione ci ha pensato un ricercatore della Michigan State University, un esperto per quanto riguarda il ruolo del sesso anche in relazione ai vaccini.
Un aspetto del vaccino di Pfizer è il fatto che va a utilizzare delle nanoparticelle a base di lipidi che in sostanza servono per la consegna delle varie sostanze presenti nel trattamento. Proprio quest’ultime sembrano avere una differenza a livello di efficacia tra uomini e donne. Gli studi clinici hanno dimostrato che la differenza è di pochi punti percentuale.
Nel caso del vaccino di Pfizer l’efficacia negli uomini è del 96,4% mentre nelle donne scende al 93,7%
. Con il vaccino di Moderna si parla invece del 95,4% per gli uomini e 93,1% per le donne. Non sono gli unici vaccini che hanno dimostrato di avere una differenza del genere visto che il vaccino di AstraZeneca sembra essere più pericoloso proprio per le donne.
Con una ricerca effettuata in collaborazione con dei ricercatori dell’Università di Roma è stato visto come la causa della minore efficacia del vaccino di Pfizer delle donne sia da ricercare nel sistema immunitario delle stessa. Apparentemente le difese interne di quest’ultime tendono a rendere meno efficace le nanoparticelle di consegna. In sostanza, il sistema immunitario nei sessi funziona in modo diverso andando a cambiare il risultato finale dell’effetto del trattamento una volta somministrato.