Windtre avrebbe apertamente violato la normativa vigente sul modem libero. A sentenziarlo è l’AGCOM, che a seguito di diverse segnalazioni, avrebbe raccolto prove a sufficienza per comminare la multa al gestore.
La vicenda risale allo scorso anno, ma dopo mesi e mesi di indagini è arrivata la multa da parte di AGCOM. Scopriamo insieme tutti i dettagli di quello che è successo.
Lo scorso anno, accedendo alla pagina dedicate alle offerte per la rete fissa di Windtre, si aveva, in teoria, la possibilità di scegliere tra un’offerta con modem proprietario (“Super Fibra“, a 26,98 euro al mese) e una con modem libero (“Absolute“, a 25,99 euro al mese). Nella pratica, però, succedeva che, pur scegliendo Absolute, l’utente si ritrovava rimpallato ad un numero verde dedicato, dove l’operatore di turno proponeva puntualmente l’offerta con modem proprietario. La ragione risiedeva nel fatto che non sarebbe stato possibile usufruire della tecnologia FTTH senza l’uso del modem proprietario. Di conseguenza, il cliente era vincolato a sottoscrivere il servizio con modem incluso e, quindi, il più caro in termini di canone mensile.
Windtre, interrogata da AGCOM, ha ammesso una falla, ossia la scarsa preparazione del persone tecnico dedicato. Il rimbalzo al numero verde, secondo l’operatore, era un atto necessario per diverse ragioni tecniche, aggiungendo poi che il personale tecnico non era avvezzo all’attivazione di offerte FTTH senza modem e che, di conseguenza, ci fossero delle lacune in materia di competenza.
Per AGCOM l’impreparazione del servizio tecnico è stata determinante nel comminare la sanzione, di ben 480 mila euro, poiché ha, nei fatti, impedito ai clienti di attivare le offerte con modem libero e ha violato la normativa vigente, che prevede che ad ogni offerta con modem proprietario, il cliente abbia la possibilità di attivarne un’altra con modem libero.