Investire in criptovalute sì, investire in criptovalute no, soprattutto ora che Dogecoin pare aggredire il mercato. Questo è il dubbio amletico che sta ossessionando molte persone nell’ultimo periodo. Seguendo gli eventi, la risposta cade inesorabilmente sul no. Ma perché mai non dovremmo investire in Dogecoin? Ecco i motivi spiegati dagli esperti che dovrebbero tenerci lontani dalla criptovaluta.
Un primo motivo per non investire in Dogecoin sono i tweet di Elon Musk
Purtroppo il primissimo motivo per cui non è consigliato investire in Dogecoin, secondo gli esperti, sono proprio i tweet di Elon Musk. Non esiste un reale driver che possa assicurare un incremento ritmico di questa criptovaluta.
Si tratta di una moneta digitale social manovrata sapientemente. Recenti notizie addirittura portano a pensare che Musk sfrutti a dovere Dogecoin per raggiungere i suoi scopi. Questo a scapito anche di forti perdite degli utenti che si affidano ai suoi consigli.
Questa criptovaluta non ha limiti
Un altro dei motivi che portano a diffidare di Dogecoin è che questa criptovaluta non ha limiti. In pratica la sua produzione risulta illimitata finché ci saranno utenti disposti a minarli.
Secondo recenti dati in merito alla diffusione di dogecoin si parla di un incremento annuo di circa 5 miliardi di unità. Attualmente in circolazione ci sono 129,3 miliardi di dogecoin. Il fatto che ci sarà un costante aumento certo non gli conferirà valore, ma al contrario glielo farà perdere.
Dogecoin come le altre criptovalute non è utile nel mondo reale
Infine c’è un ultimo motivo che accomuna Dogecoin a tutte le altre criptovalute: il posto che può occupare nel mondo. Non esiste collocazione nella realtà per lei e per le altre. Non tutti riescono o si fidano ad accoglierle come metodo di pagamento.
Ciò a causa di un ulteriore aspetto a sfavore di Dogecoin, la sua volatilità. La quotazione di questo e di altri asset è troppo precaria e oggi il suo potere di acquisto non è stabile nel tempo. Potrebbe andare bene, ma potrebbe anche andare male e nel mondo del commercio vendere sotto costo non è un lusso da potersi permettere.