Lo scorso novembre è arrivata l’ufficialità: Huawei ha ceduto il suo marchio Honor ad una cordata cinese. Come tante delle scelte di Huawei in questi ultimi anni, si è trattato di una mossa condizionata dall’esterno, e quindi dalle sanzioni USA
In questo modo, infatti, Honor si sarebbe potuta rilanciare in occidente senza sottostare alle stesse limitazioni della casa madre: e infatti è appena arrivata la conferma che i prossimi smartphone arriveranno con i servizi Google preinstallati. I due però, torneranno presto a collaborare, ecco in che cosa.
Honor e Huawei torneranno presto a collaborare
Non sappiamo esattamente quanto e come Honor e Huawei saranno ancora vicine nel presente e nel futuro: certo, i rispettivi top di gamma in arrivo, ovvero il P50 di Huawei e l’Honor 50, sembrano avere un design molto simile, con quel modulo fotografico costituito da due elementi circolari, come già avvenuto tante volte in passato.
A margine del Qualcomm Technology and Cooperation Summit 2021 il CEO di Honor Zhao Ming ha fatto un po’ di chiarezza proprio su questo tema, approfondendo i rapporti attualmente in essere, tra motivi di contatto e altri di separazione netta. Honor e Huawei continueranno infatti a collaborare per provvedere all’aggiornamento software a beneficio di quei modelli usciti negli ultimi anni e dunque ancora frutto del lavoro congiunto dei due marchi: anche l’assistenza hardware sarà gestita in maniera sinergica.
Un motivo di separazione invece è la scelta di sganciarsi da Huawei e dalla sua infrastruttura Cloud, offrendo un nuovo servizio proprietario sui modelli in uscita in sostituzione di quello attuale. Inoltre, Zhao Ming ha precisato una volta di più che Android è la prima scelta per Honor, raffreddando quelle voci che parlavano di una possibile adozione di HarmonyOS: se anche così dovesse essere, in futuro, dovrebbe trattarsi di un’opzione addizionale, e non certo di una radicale scelta di campo. Non ci resta che attendere per maggiori dettagli.