Non sempre quello che appare è la verità, potrebbe nascondere anche dell’altro. Questo sembra essere proprio il caso di Suburra, una delle serie TV italiane più amate nella storia di Netflix. Infatti alcuni indizi di Suburra 3, che vi racconteremo in questo articolo, fanno sperare che la terza stagione non sia la fine di questo titolo. Purtroppo non si tratta di una possibile quarta stagione, ma di uno spin-off forse sì. Ecco i dettagli.
Suburra 3: alcuni dettagli potrebbero essere stati scelti appositamente
Ci sono una serie di dettagli in Suburra 3 che fanno pensare a uno studio preliminare per un possibile spin-off o sequel. Tutti ricordano il trailer di questo titolo prima che uscisse la nuova stagione.
Già dalle prime immagini si era capito che qualcosa sarebbe stato diverso in Suburra 3. Alcune caratteristiche, o meglio alcuni personaggi, hanno dato vita a un nuovo ritmo che è piaciuto molto. In questo modo la produzione si è anche creata la possibilità di proseguire con uno spin-off proprio partendo da alcuni personaggi.
Ecco gli indizi che fanno pensare a un seguito
In primo luogo con Suburra 3 le donne protagoniste si trasformano in figure femminili forti. In pratica cominciano a diventare parte integrante e fondamentale di ogni singolo episodio. Angelica e Nadia non sono più l’ombra dei “loro uomini”, ma cominciano a prendere iniziative personali consapevoli anche di doverne subire le conseguenze. Ciò potrebbe dare il via ad uno spin-off tutto al femminile.
In secondo luogo c’è la trasformazione di Aureliano. Ed è proprio Borghi a raccontarla: “Se penso al ragazzo biondo della prima stagione, oggi è una persona che ha trovato il suo posto: ha il potere che ha sempre cercato ma deve imparare a gestirlo“. Un personaggio che potrebbe far pensare anche a un prequel interessante.
Infine ad avvalorare l’idea che Suburra non sia finita con la terza stagione c’è la dichiarazione di Ezio Amato che mette pace a tutti i dubbi del caso. In merito proprio a un eventuale spin-off ha detto: “Potrebbe esserci, perché no, ma il problema è trovare un’identità forte e autonoma come lo è stata quella di Aureliano“.