Il lancio del SoC Apple Silicon M1 ha di fatto rivoluzionato il gigante di Cupertino. Inizialmente il microprocessore ha fatto il proprio debutto sui MacBook ma in seguito è arrivato su tantissimi altri device. I nuovi iPad Pro, iMac e iMac mini lo utilizzano per via delle prestazioni eccezionali.
Tuttavia, il Soc non sembra essere esente da problemi. Lo sviluppatore Hector Martin ha scoperto una vulnerabilità che affligge il processore e potenzialmente può rivelarsi estremamente fastidiosa. Infatti, si tratta di una vulnerabilità hardware e quindi è possibile chiudere la falla attraverso un aggiornamento software.
Secondo le ricerche condotte dallo sviluppatore, sembra che Apple Silicon M1 consente lo scambio di dati tra applicazioni in maniera diretta e nascosta. L’architettura del SoC permette di aggirare il classico trasferimento dati ma opera in maniera segreta direttamente tra i diversi utenti diversi.
Al momento, nonostante si tratta di una vulnerabilità piuttosto grave, non sembrano esserci rischi per gli utenti. Ipotizzando che degli hacker vogliano sfruttare il problema a proprio vantaggio, sarebbe possibile solo monitorare le app in uso.
La vulnerabilità del SoC Apple Silicon M1 non permette agli hacker di assumere il controllo del dispositivo o di rubare dati e informazioni sensibili. Tuttavia, la tipologia di scambio dati in maniera automatica viola lo standard di sicurezza del sistema operativo.
Inoltre, lo stesso difetto potrebbe essere presente sui SoC che presentano un’architettura simile come A12 Bionic usato sugli iPhone 12. Molto probabilmente, potrebbe essere presente anche sulla prossima generazione di SoC Apple Silicon M1X.