Il nuovo Pixel 6 rappresenterà per Google un salto tecnologico importare rispetto a tutti i precedenti device. Infatti, a Mountain View stanno mettendo a punto il primo System-on-Chip realizzato internamente che farà il proprio debutto sulla famiglia di device.
Nei giorni scorsi sono emerse alcune indicazioni sulle possibili prestazioni del SoC conosciuto con il nome in codice Whitechapel. La componente GS101 potrebbe avere una potenza simile a quella dello Snapdragon 870 realizzato da Qualcomm.
Inoltre, secondo le rilevazioni di Geekbench, le performance della GPU di Pixel 6 risultavano particolarmente interessanti. La scheda video infatti, riusciva ad esprimere valori molto alti anche sotto pressione.
Grazie ad alcuni nuovi dettagli emersi proprio in queste ore, sembra che la potenza del SoC GS101 potrebbe essere strettamente legata a Samsung. Il produttore coreano è incaricato della realizzazione vera e proprio del processore nei propri stabilimenti.
Google si è affidata a Samsung anche per la fase di progettazione, quindi il processore Whitechapel avrà molti punti di contatto con la famiglia di SoC Exynos. In particolare, secondo i ragazzi di XDA, la GPU che sarà utilizzata su Pixel 6 sarà la Mali-G78.
Si tratta dello stesso componente presente sul SoC Exynos 2100 e che spinge la famiglia Galaxy S21. La GPU sarà quindi di fascia altissima e permetterà a Google di sfruttarla sia per renderizzare giochi e app pesanti ma anche per sfruttare le potenzialità di Realtà Aumentata.
Al momento non si conosce la frequenza operativa della GPU Mali-G78 su Pixel 6 ne se utilizzerà l’architettura a 14 core. Tuttavia, ci aspettiamo un netto incremento delle prestazioni grafiche sui device Google grazie anche all’arrivo di Android 12.