I nuovi Moverio BT-40 di Epson si collegano a un computer Windows o uno smartphone Android tramite connessione USB-C e agiscono come un secondo monitor traslucido direttamente davanti ai tuoi occhi. Per quello che fanno, funzionano bene. Sono comodi e leggeri. Toccando due volte il display si spegne completamente, il che è anche piuttosto intuitivo. Tuttavia, ci sono alcuni svantaggi evidenti. I nuovi BT-40 dovrebbero essere completamente wireless. Inoltre, non dovrebbero sembrare usciti da un film di fantascienza.
Epson afferma che attualmente il modo migliore per bilanciare peso, comfort e prestazioni è inglobando un cavo. La nuova tecnologia con cavo incluso dovrebbe risultare meno invadente, mirando anche al rispetto della privacy per fornire funzionalità come la mappatura della realtà aumentata, l’accesso a mani libere alle informazioni e l’intrattenimento. Sfortunatamente, sono tutte cose che non esistono ancora.
Il prodotto di consumo deve avere la capacità di passare dalla funzione di schermo principale, ad esempio per il lavoro, a quella di periferica per il gioco. È fondamentale che questo equilibrio venga raggiunto. Sarà inevitabilmente difficile farne a meno, un compito che è già drasticamente impegnativo di fronte alla crescente sorveglianza digitale sul posto di lavoro e all’impossibilità di posare i nostri telefoni, sia per la comodità che potrebbero fornire sia per la pressione che potrebbe essere esercitata su di noi.
Siamo già in un mondo di posta elettronica sempre attiva e PC essenziali sul posto di lavoro, fattori che potrebbero comprensibilmente peggiorare se il computer è presente sul tuo viso ogni secondo della giornata. Il cavo del BT-40, quindi, diventa un vero e proprio promemoria fisico. Apple è fortemente motivata a dare il suo contributo. Le motivazioni sono quasi ovvie: l’iPhone ha trasformato la società a un livello inimmaginabile, rendendo Apple l’azienda più ricca del mondo, ed è improbabile che Apple voglia rinunciare a quel tipo di influenza.