Tesla negli ultimi giorni ha deluso i suoi clienti per via di un aggiornamento malfunzionante. Questo software apportato dalla casa automobilistica di Palo Alto nel 2019 a diverse unità di Model S e Model X con pacco batteria da 85 kWh, ha causato una diminuzione dell’autonomia di percorrenza (passando da circa 400 a meno di 350 km) e un rallentamento della velocità di ricarica. Se pensiamo che la Norvegia è tra i principali mercati automobilistici europei per quanto riguarda le elettriche e solo questa conta circa 10 mila clienti da rimborsare, si presume che Elon Musk debba sborsare cifre non poco elevate.
Tesla: la multa ricevuta è piuttosto salata
Ciò ha scatenato l’ira dei clienti, che hanno sporto denuncia contro Tesla, la quale ha a sua volta ignorato il fatto. Mossa assolutamente errata: all’azienda è arrivata una multa di 136.000 corone, corrispondente di circa 13.000 euro (relativi a tutti i proprietari dei modelli Tesla coinvolti dall’aggiornamento, circa un migliaio). Al momento Tesla, che stando a quanto stabilito avrà tempo fino al 30 maggio prossimo per pagare tutte le multe, non ha ancora risposto a questa decisione, e molto probabilmente continuerà nello stesso modo. Si pensa piuttosto che Tesla possa presentare un appello al consiglio di Oslo.
Secondo quanto riporta la stampa norvegese, i 30 proprietari promotori della causa legale hanno ricevuto un rimborso di 136,000 corone, pari a circa 16,000$. Ad ogni modo, quella appena conclusasi in Norvegia non è l’unica azione legale contro l’azienda di Musk, perché è avvenuta anche negli Stati Uniti. La causa è sempre la stessa: gli aggiornamenti software.