Amazon durante la pandemia e soprattutto negli ultimi mesi è stata attaccata pesantemente sul fronte trattamento dei dipendenti. Sono trapelate storie abbastante imbarazzanti di quello che succede nei magazzini e centri di distribuzione. Nel cercare di rimediare a tutto questo sta provando a portare avanti politiche mirate e tra queste ce n’è una particolare. Si tratta dello ZenBooth.
Di cosa si tratta? È sostanzialmente uno stanzino in cui i dipendenti possono recarsi per rilassarsi un attimo dal lavoro staccando la mente. Al suo interno c’è una sedia, piante, degli opuscoli, un ventilatore nel caso facesse troppo caldo e un computer per riprodurre video selezionati. Di per sé è un’idea che potrebbe starci, ma l’esecuzione di Amazon potrebbe non essere stata delle migliori.
Dalle immagini finite online sembra trattarsi di un piccolo sgabuzzino messo in mezzo al magazzino in cui può recarsi una sola persona alla volta. Lo spazio presente è veramente poco, poco più di quello che si troverebbe su una metro in orario di punta. Lo sforzo di Amazon non è neanche piaciuto più di tanto e le critiche erano abbastanza telefonate.
I dipendenti, soprattutto negli Stati Uniti, lamentano condizioni pessime di lavoro con salari bassi. Lo ZenBooth non si avvicina neanche minimamente a qualcosa che potrebbe cambiare la visione di Amazon come luogo di lavoro. In ogni caso, ecco come viene propagandato: “Con AmaZen volevo creare uno spazio tranquillo, in cui le persone potessero andare e concentrarsi sul proprio benessere mentale ed emotivo. ZenBooth è un chiosco interattivo in cui è possibile navigare attraverso una libreria di pratiche di salute mentale e di consapevolezza per ricaricare la batteria interna.“