A quanto pare in Italia la richiesta di traffico dati continua ad aumentare, nei primi tre mesi del 2021, ha infatti superato i numeri record che già lo scorso anno vennero toccati quando l’inizio della pandemia e la conseguente quarantena forzata in casa obbligarono il popolo a trovare modi alternativi per continuare le attività, cosa che fece esplodere la DAD e le varie attività digitali.
I dati osservati da AGCOM
All’interno del rapporto dell’Osservatorio sulle Comunicazioni redatto dall’AGCOM, è emerso come tale tendenza sia effettivamente molto marcata, due dati su tutti l’hanno dimostrato, nel dettaglio parliamo nel traffico dati medio giornaliero del Q1 su rete fissa, pari a 130,5 Petabyte in download+upload, unito a quello su rete mobile, pari a 23,2 Petabyte in download+upload, che giusto per avere un riferimento, lo scorso anno si attestavano a 95,9 e 16,6 Petabyte rispettivamente.
Ma come vengono utilizzati questi dati ?
AGCOM fornisce un’ottima indicazione di come questa mostruosa quantità di dati viene distribuita in virtù del tipo di risorsa richiesta, viene preso in esame l’andamento degli utenti unici di diversi siti Internet e app.
In estrema sintesi è emerso che è avvenuta una flessione del numero di utenti che usano siti o app di streaming on demand, a favore invece della mole di utenti che usano e cercano siti o app dedicati all’informazione generalista e all’e-commerce.
- utenti su piattaforme di streaming on demand: 13,5 milioni = -3,1%
- utenti su siti/app di informazione generalista: 37,6 milioni = +3,8%
- utenti su siti/app di informazione locale: 24,8 milioni = -13,5%
- utenti su siti/app di e-commerce: 37,7 milioni = +4,1%
Effettivamente questo dato assume senso se preso in considerazione il contesto in base all’anno, che ha visto il boom dei servizi di streaming lo scorso anno durante il lockdown ed il boom dei siti per l’informazione invece durante questo anno in virtù dell’interesse della gente in merito all’andamento della pandemia e dei vaccini.