L’incubo di tutto gli abbonamenti di Netflix è un aumento di prezzo, perlomeno per chi paga. C’è da dire che anche la possibilità di non poter condividere più la password è una brutta possibilità, ma si tratta di un altro discorso. Apparentemente, perlomeno in Germania, la compagnia non può fare tale operazione liberamente.
Le associazioni di difese dei consumatori ha fatto notare una cosa ovvero che i termini di condizioni d’uso della piattaforma sono troppo vaghe per quanto riguarda l’aumento dei prezzi. Secondo il documento infatti “La nostra offerta di abbonamento ei prezzi per il servizio Netflix possono variare di volta in volta”. Oltre a questo, si parla anche di un avvertimento di almeno un mese prima all’effettivo aumento dei prezzi.
Qual è il problema dietro questo pezzo? Che secondo le sopracitate associazioni, questo aumento di prezzo può essere fatto solo se nel momento in cui l’aumento è motivato da ragioni concrete. Proprio a causa di questo, Netflix potrebbe avere dei problemi a spiegare un motivo specifico nel farlo.
Come Netflix ha spiegato, sostanzialmente sostenendo il fatto che non può avere una motivazione spiegabile in poco, il mercato dei servizi streaming si basa su aspetti molto volatili. Uno di questi è semplicemente la legge della domanda e dell’offerta e l’altro è il fatto che i costi delle licenza dei contenuti non originali sono sempre un’incognita. Da un altro punto di vista però, proprio l’aumento dei contenuti originali potrebbe essere una motivazione valida e assolutamente spendibile per aumento del prezzo degli abbonamenti.