Nelle scorse ore, Tesla ha confermato che non utilizzerà più i radar su Model 3 e Model Y per rilevare i possibili ostacoli. Si tratta di una scelta ponderata dal produttore californiano per passare alla tecnologia denominata “Tesla Vision” completamente basata sulle fotocamere e sulla Computer Vision.
L’azienda di Elon Musk ha rilasciato un comunicato in cui si sottolinea che, nelle prime fasi, il passaggio a Tesla Vision avrebbe comportato alcuni problemi. In particolare, alcune funzionalità de sistemi Autopilot e Full Self Driving sarebbero state disattivate per sicurezza.
Considerando che si tratta di un cambio di tecnologia radicale la scelta era assolutamente condivisibile. In particolare, i primi veicoli coinvolti sono Model 3 e Model Y e il Machine Learning doveva adattarsi al nuovo sistema.
Il passaggio a Tesla Vision si rivela più problematico del previsto
Le previsioni di Tesla si sono rivelate corrette e infatti la US National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha testato i sistemi di sicurezza delle vetture dopo l’aggiornamento. Ne consegue che Tesla Vision non funziona ancora al massimo delle potenzialità.
La stessa azienda ha indicato che per sicurezza le funzionalità come Autosteer and Smart Summon sono disattivate. Queste feature permettono alla vettura di sterzare in autonomia e parcheggiare a distanza.
Tuttavia, secondo le rilevazioni effettuate da NHTSA, anche altre funzionalità sono attualmente disattivate. In particolare, l’ente ha rilevato che non funzionano i sistemi di avviso per la collisione frontale, il sistema di allerta per il mantenimento della corsia e la frenata assistita d’emergenza.
Il problema sorge in quanto Tesla non ha citato queste tre feature tra quelle non disponibili. Si spera che il produttore possa rilasciare al più presto un aggiornamento correttivo per le vetture in consegna al fine di evitare problemi alla guida.