Il volo incriminato aveva lo scopo di dimostrare le capacità di ripresa aerea di Ingenuity Mars. Il primo volo in assoluto risale a qualche mese fa. Nonostante le modifiche apportate, le anomalie già riscontrate a quei tempi continuano a verificarsi. La NASA, tuttavia, non intende abbandonare il velivolo al suo destino. Ingenuity potrebbe rivelarsi ancora utile per la ricerca scientifica.
Durante i primi 150 metri Ingenuity si è comportato come previsto; ad un certo punto ha iniziato improvvisamente ad inclinarsi in uno “schema oscillante“. “Questo comportamento inusuale si è verificato poco prima di atterrare. I sensori di bordo hanno iniziato a segnalare picchi di consumo energetico”. Ingenuity tiene traccia dei suoi movimenti utilizzando un’unità di misurazione inerziale (IMU) di bordo che monitora l’accelerazione e la velocità di rotazione dell’elicottero.
L’IMU utilizza anche una telecamera di navigazione che scatta 30 immagini al secondo della superficie marziana, insieme a un timestamp che registra il momento in cui l’immagine è stata scattata. In questo modo l’algoritmo può correggere posizione, velocità e assetto dell’elicottero. A causa dei malfunzionamenti riscontrati, le immagini mostrate da Ingenuity alla stazione di controllo erano accompagnate da timestamp decisamente imprecisi.
Le incongruenze risultanti hanno notevolmente modificato le informazioni utilizzate per pilotare l’elicottero, portando a stime costantemente “corrette” per tenere conto di “errori fantasma“, questo quanto affermato da Håvard Grip, pilota di Ingenuity. Nonostante queste difficoltà, l’elicottero è stata in grado di atterrare in sicurezza sulla superficie di Marte. “Anche se non avevamo pianificato intenzionalmente un volo così stressante, la Nasa ora dispone di dati di volo che permettono di analizzare le prestazioni dell’elicottero. Questi dati saranno studiati attentamente nel tempo a venire, ampliando la nostra riserva di conoscenze sugli elicotteri».