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Un evento come le Olimpiadi mal si accosta a una pandemia globale e infatti sembra sempre più in bilico. Se da un lato i giapponesi vorrebbe evitare di ospitare i giochi, il comitato vuole continuare per la sua strada. Il Giappone ha un grosso problema, si trova di nuovo in stato di emergenza e le vaccinazioni contro il Covid-19 non vanno avanti visto la bassissima fiducia della popolazione; attualmente solo il 3% risulta essere vaccinata.

Adesso gli esperti hanno un timore nello specifico per quanto riguarda il Covid-19. La paura è che portate avanti l’evento dia la possibilità al virus di mutare con multa più facilità prima portando alla nascita di una variante che per ovvi motivi verrebbe chiamata il ceppo olimpico, o qualcosa di simile.

 

Covid-19: Olimpiadi e il rischio di una nuova variante

Le parole del presidente della Japan Doctors Union, Naoto Ueyama: “Tutti i diversi ceppi mutanti del virus che esistono in luoghi diversi saranno concentrati e riuniti qui a Tokyo. Non possiamo negare la possibilità che emerga anche un nuovo ceppo del virus. Se dovesse verificarsi una situazione del genere, potrebbe anche significare che un ceppo del virus olimpico di Tokyo venga chiamato in questo modo, il che sarebbe un’enorme tragedia e qualcosa che sarebbe oggetto di critiche, anche per 100 anni.”

La rassicurazione da parte dell’ente organizzazione è di garantire la maggior sicurezza possibile con rigidi protocolli di sicurezza. Detto questo, il rischio rimane sempre altissimo e una nuova variante è sempre un problema in quanto non si sa che modifiche potrebbe apportare al Covid-19 ovvero alla malattia, oltre che alle mutazioni del virus in sé.

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