Stranamente, rispetto a quanto successo di recente con Huawei un po’ in tutto Europa, e anche in Italia, l’attuale governo ha dato il via libera per una collaborazione tra Vodafone e il colosso cinese. Questa operazione servirà all’operatore rosso di usare la strumentazione di quest’ultima per mettere in piedi un’infrastruttura 5G concorrenziale e all’avanguardia.
Questa collaborazione prevede una serie di prescrizione che limitano l’operato di Huawei. La più importante è quella che impedisce alla compagnia in questione di operare da remoto con delle restrizioni anche solo per quanto riguarda la risoluzione di problemi tecnici. La soglia di sicurezza deve rimanere alta.
Questa decisione risulta alquanto strana visto il comportamento avvenuto fino ad ora. L’Italia ha impedito più volte a Huawei di operare come prima andando di fatto ad escluderla in alcuni
casi anche senza mai vietare del tutto il suo intervento nella rete 5G. Escludere il colosso cinese del tutto rimane sempre un problema e bisogna trovare un punto di equilibrio.Huawei detiene la maggior parte dei brevetti relativi a questa tecnologia e dover fare a meno della suddetta vuol dire o andare a spendere di più o rendere più complicato mettere in piedi una rete 5G funzionante e con un aumento delle tempistiche. Sicuramente a questo giro ci si assicurerà che Vodafone controlli in modo capillare l’infrastruttura in cerca di eventuale falle o backdoor utilizzabili di nascosto. La paura generale è proprio questa, di essere spiati dal governo cinese. In questo senso, Vodafone dovrà controllare ogni aspetto.