Infatti, un utente residente nella provincia di Parma proprio di recente è andato incontro ad una situazione non proprio piacevole. A quanto pare, l’uomo aveva effettuato il reso di un iPhone, ma gli è stato negato, poiché scambiato per delle mutante. All’inizio gli sembrò uno scherzo, ma l’azienda tutt’oggi conferma che l’oggetto “non è conforme all’originale” dopo che il pacco è stato ricevuto.
Il cliente italiano è andato incontro a varie richieste di spiegazioni, che però l’azienda dell’imprenditore Jeff Bezos gli ha sempre negato, continuato ad affermare che c’erano delle mutande al posto dell’iPhone di 890 euro che aveva acquistato realmente dal sito. La Federconsumatori Parma ha riportato la notizia, che è stata ripresa subito da Repubblica.
Dal comunicato si legge che Amazon non avrebbe dato all’utente delle prove fotografiche per dimostrare l’accaduto. Per questo motivo, l’avvocato Giuseppina Scavuzzo ha dichiarato: “Questo caso mette a nudo una grossa falla nella tutela del consumatore negli acquisti online perché il mio assistito ha esercitato un suo diritto ma non ha modo di dimostrare la bontà del suo operato e Amazon non collabora per risolvere il problema“.