È uno studio pubblicato su Nature Geoscience ad aver rivelato quando la Terra resterà senza ossigeno. Uno scenario che mette i brividi e che sembra profetizzare la fine del Mondo. Un’esperienza che nessuno vorrebbe di certo vivere in prima persone e né si augura che possano viverla le generazioni future. Si tratta di una situazione molto pericolosa dovuta al fatto che la Terra si trova in grave pericolo. Ecco tutti i dettagli.
A dare la triste notizia definendo una data nella quale la Terra rimarrà senza ossigeno sono stati gli scienziati della Toho University di Funabashi, in Giappone. Uno scenario apocalittico aspetta la Terra sulla quale le condizioni per l’uomo diventeranno impossibili. Questo studio, pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, parla di una fine del Mondo dichiarata e certificata.
Questa apocalisse ha anche una data, che gli scienziati hanno individuato avverrà esattamente tra un miliardo di anni. Noi almeno possiamo tirare un sospiro di sollievo, ma, se le cose non cambieranno, i futuri abitanti della Terra dovranno affrontare un problema
non indifferente: la fine del Mondo.In sostanza i livelli di ossigeno presenti nell’aria si abbasseranno notevolmente fino a un milione di volte in meno rispetto ai nostri attuali. A spiegarlo è uno degli scienziati impegnati in questo studio, Kazumi Ozaki:
“L’ossigeno è un gas fondamentale per gli organismi aerobici grandi e complessi, come gli esseri viventi. All’inizio della storia del nostro pianeta, prima del grande evento di ossidazione, avvenuto circa 2,4 miliardi di anni fa, i livelli di ossigeno erano molto bassi, e in futuro remoto queste condizioni potrebbero verificarsi nuovamente“.
In pratica, se tanto mi dà tanto, per l’uomo si prevede la fine del Mondo. Anche perché in certe condizioni sarà per lui impossibile sopravvivere. Chissà che questa volta abbia ragione la profezia di Elon Musk in merito al suo prossimo viaggio programmato su Marte.
Il Professor Ozaki conclude: “L’estinzione di questi organismi fotosintetici sarà la causa principale dell’enorme riduzione dell’ossigeno e, al tempo stesso, il metano aumenterà di circa 10mila volte rispetto alla suo livello attuale“.