Il programma cashback è arrivato ad un bivio. Nel corso delle prossime settimane potrebbero arrivare importanti decisioni per questa iniziativa volta a favorire gli acquisti con carta di credito, carta di debito o altri strumenti di moneta digitale. In base all’attuale maggioranza che compone il Governo a guida Mario Draghi, il cashback potrebbe presto essere chiuso in maniera definitiva.
Lo scetticismo di parte della maggioranza del Governo Draghi sul cashback si basa sulla semplice analisi delle cifre. A regime, infatti, il costo del cashback raggiunge i 5 miliardi di euro.
Una possibile eliminazione di questa iniziativa porterebbe ad un netto beneficio per le casse dell’Erario. Ricordiamo però che il cashback era nato lo scorso anno come misura per contrastare l’evasione fiscale e per rialzare il tasso dei consumi a seguito della pandemia.
Le decisioni circa una cancellazione potrebbero giungere già prossimi mesi. Per questa ragione, tanti italiani sono preoccupati e si chiedono quale potrebbe essere, in caso di stop, il destino dei loro rimborsi.
Allo stato attuale non emergono chiare indicazioni, ma sembra scontato che, anche in caso di stop, i rimborsi del primo semestre saranno evasi regolarmente per i partecipanti idonei già dal mese di Luglio.
Nessun problema ci dovrebbe essere poi nemmeno per la seconda parte del cashback, con i rimborsi accumulati sino a Dicembre ed evasi dal prossimo anno. Una possibile eliminazione del cashback a partire dal prossimo 2022, invece, metterebbe in serio pericolo tutti i rimborsi acquisiti per il primo semestre del nuovo anno.