Il colosso Nvidia ha venduto ufficialmente ben 155 milioni di dollari di chip per il mining di criptovalute. Parliamo di un record assoluto per il colosso tecnologico statunitense per quanto concerne lo scorso trimestre, ma comunque avviato dall’investimento che è stato fatto all’inizio del 2021. Era febbraio, in corrispondenza con un aumento del prezzo delle criptovalute, quando Nvidia ha infatti lanciato i nuovi processori per il mining.
Questi processori sono anche detti CMP, hanno subito segnato dei numeri molto importanti sul mercato, per un fatturato, come detto prima, di ben 155 milioni di dollari nel primo trimestre fiscale, quello che è terminato il 2 maggio, con un fatturato previsto di ben 400 milioni di dollari nel trimestre in corso.
Questi sono davvero dei numeri incredibili per un prodotto che ha fatto il suo esordio, ma comunque la grande attenzione al comparto crypto ha certamente aumentato le vendite record, e pare che ci siano altre sorprese.
Criptovalute: parla il CEO di Nvidia in merito alla situazione
Jensen Huang, ossia il CEO di Nvidia, ha parlato riguardo la nuova linea di prodotti che erano destinati al settore criptovalute come una specie di mossa che serve ad intercettare i “cripto-entusiasti”. Tuttavia, la compagnia non ha alcuna intenzione di andare ad oscurare il mercato a cui tiene di più e che porta maggiori ricavi, ossia i processori grafici per il mercato del gaming.
Infatti, dalle vendite di questi ultimi sono stati ricavati ben 2,76 miliardi di dollari di entrate nel 2020, con un aumento del 106% rispetto all’anno scorso. Dunque, pare che l’investimento abbia dato i suoi frutti, e servirà anche per puntare in maniera ancora più vigorosa sul gaming:
“Quello che speriamo è che i CMP soddisfino i miner e entrino a far parte dei loro strumenti professionali, e che al contempo il prodotto protegga la fornitura di processori grafici gaming”.