Le Altcoin non sempre seguono di pari passi i movimenti di Bitcoin. Nonostante sia vero che le prime due criptovalute che stanno alle spalle di Bitcoin, ossia Ethereum e Binance Coin, hanno smesso di perdere quota dopo quello che è successo con Elon Musk e con la stretta regolatoria cinese, è anche vero che altre crypto sono riuscite ad evitare il trend ribassista che c’è stato.
Tra queste abbiamo Cardano, una criptovaluta gestita dall’omonima piattaforma decentralizzata e creata precisamente nel 2015 da matematici, ingegneri ed esperti in crittografia. Di fatto, uno di questi ha dato vita al progetto Ethereum. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.
Prendendo in considerazione tutto il mese di maggio, pare che Cardano sia passata da una quotazione di 1,35 dollari ad una di 1,68 dollari, facendo sì che segnasse un +24
su base mensile. Per fare un confronto, nello stesso identico periodo Bitcoin e Binance Coin hanno perso rispettivamente il 35,4% e il 42,8%. Ethereum e Dogecoin, invece, hanno limitato le perdite, con un -7,8% e -17,9%.Tuttavia, anche Cardano ha subito il doppio colpo di cui vi parlavamo nel primo paragrafo: infatti, è passato dal picco di 2,41 dollari ai 1,15 dollari mensili, con il -52,2%. La criptovaluta è riuscita però a recuperare, con un balzo del 46% durante l’ultima settimana del mese, invece le altre vanno sempre più giù.
Grazie a ciò che è successo a maggio, Cardano ha anche accelerato per salire nella classifica delle Altcoin, arrivando addirittura a toccare i 58 miliardi di dollari. Quindi, una cifra che gli basta per entrare definitivamente nella criptovalute alternative a Bitcoin. Prima di lei, c’è Ethereum a 325 miliardi e Binance Coin a 64 miliardi.