Xiaomi introduce la versione 5G di Redmi Note 10, ma il nome non deve ingannarvi, si tratta in realtà di due device con differenze molto marcate.
La versione 5G è uno smartphone economico che funziona abbastanza bene ma si è dovuto scendere ad una serie di compromessi per poter offrire il 5G ad un prezzo aggressivo.
Diagonale da 6.5″, si tiene comunque abbastanza bene un mano e le sue dimensioni sono 161,81×75,34×8,92mm, con un peso di circa 190 gr è abbastanza leggero e bilanciato grazie alla costruzione completamente in policarbonato.
Disponibile in colorazione verde, blu, argentato o in grigio scuro come nella nostra prova:una colorazione che ha un aspetto business, trattiene un poco le ditate ed in generale è un device un poco anonimo.
Sul lado destro tasto on/off che integra il sensore di sblocco, preciso e veloce, bilanciere del volume mentre dalla parte opposta carrellino per doppia SiM in 5G oppure Sim+MicroSD.
Sopra troviamo l’amatissimo Jack da 3.5, l’infrarosso che è ormai una rarità che apprezzo, il microfono mentre nella parte inferiore ci sono l’USB Type-C, il secondo microfono e lo speaker audio.
In confezione è presente un caricatore da 18W, il cavo ed una cover in silicone.
Primo compromesso rispetto alla versione senza 5G è il processore: Qualcomm cede posto ad un MediaTek Dimensity 700, un octa-core con processo produttivo 7 nm e frequenze operative fino a 2,2 GHz affiancato da una GPU Mali-G57 MC2.
Disponibile in tre configurazioni di Ram DDR4 e ROM UFS 2.2: 4+64GB/4+128GB oppure 6+128GB.
In generale questo processore di fascia bassa non gira male ed il processo costruttivo è efficiente, sicuramente non è un fulmine ma si comporta tutto sommato bene nell’uso quotidiano.
Sicuramente la fluidità è tanto merito del display, da settare assolutamente a 90 Hz, con i 60 Hz il sistema sembra davvero troppo legato.
Si rinuncia all’AMOLED della versione 4G per un IPS FullHD con risoluzione 2400 x 1080 e frequenza fino a 90 hz, che non spicca: è un pannello economico, con degli angoli di visuale non certo eccellenti, colori naturali ma un poco slavati ed una leggibilità sotto il sole che non è il massimo a causa di una luminosità non molto elevata e del sensore di luminosità un po’ troppo conservativo quando siamo al buio.
L’audio purtroppo è solo mono, non particolarmente potente ne ricco di spazialità, nelle chiamate si sente abbastanza bene in capsula ma il vivavoce non è molto potente.
La batteria è da ben 5.000 mAh, l’autonomia è davvero tanta grazie al pannello e al SoC poco energivoro, si arriva a sera tranquillamente con ancora il 30% di batteria residua.
Connettività 5G su doppia SiM, Wi-Fi Dual Band, GPS con Galileo, Blaster IR, Bussola, Bluetooth 5.1 e chip NFC completano la dotazione.
A bordo troviamo installata naturalmente la MIUI 12, basata su Android 11, una personalizzazione che ha tanti estimatori e che è sicuramente migliorata tanto nel corso degli anni perdendo bloatware e fastidiosi banner pubblicitari (presenti ancora nel pulitore), è una ROM che è ormai si sposa bene al mercato occidentale ma deve piacere e rappresenta ancora un compromesso da accettare rispetto ad una esperienza più vicina ad Android Stock. Presenti modalità scura e Turbo mode per il gaming.
Il comparto fotografico sporge un po’ troppo e fa un po’ più scena di quanto offra: il sensore principale è un 48 MP f/1.79 a cui si affiancano i due soliti sensori per profondità e macro da 2MP. Frontalmente è presente una 8MP f/2.0, che tende a bruciare un po’ i bianchi e gestire male quando siamo in controluce.
Anche qui si è scesi al compromesso e si sono persi la grandangolare da 8MP e la frontale da 13 MP della versione 4G.
Le foto con tanta luce vengono comunque abbastanza, anche se non è molto rapido nella messa a fuoco, va comunque bene per la fascia di prezzo, non registra video in 4K ma fino a 1080 a 30 fps e anche in slow-motion.
Costa circa 220 euro e dalla sua ha sicuramente l’avere il 5G è una ottima autonomia ad un prezzo accessibile, ci sono tanti compromessi e probabilmente la versione 4G resta la scelta migliore a meno che non abbiate strettamente necessità del 5G.